E oggi, dopo un giorno standard e un sabato sera trascorso a casa davanti al computer, comincio a fare riflessioni del tipo "voglio una camera da letto con mura dipinte di rosso fuoco".
Il bloggazzo ha compiuto un anno. E chi ci avrebbe mai giurato che avrei avuto l'assiduità di mantenere vivo un diario online per più di 365 giorni. è davvero strano, ormai è parte della mia vita, non è più un sito web. Ogni secondo della mia vita, in cui succede qualcosa che deve essere immortalato, penso a come devo parlarne quissù. Anche se non ho lettori o fan accaniti (e questo è giustificabile perchè gli argomenti che tratto sono trascurabili) spero sempre che ci sia qualcuno a cui interessa quello che scrivo e a cui piacciano i miei scatti. Sisi, certo, le persone mi fanno complimenti, ma mi auguro che siano sentiti e sinceri.
Altra riflessione: "C'è qualcosa che manca nella mia vita". Ho cominciato a riflettere su questo quando ho capito cosa pensa la gente di me. Non intendo la gente in generale, ma la gente che fa di me qualcosa che non sono, che mi ha conosciuto per pochi giorni facendoli sembrare anni, che non sa chi sono ma pensa di saperlo benissimo credendomi tutta un'altra persona. C'è qualcosa in me che non va e a questo proposito, con tanta vergonga, vi porrò la domanda che nascondo da tanto tempo : "Quand'è che sono davvero me stessa?" (30 minuti di scuorno). Non voglio fare la filosofa, ma che cavolo posso scrivere quello che voglio. Sicchè non trovo una risposta a questo quesito. Tutti credono di conoscermi benissimo, eppure io non lo so affatto.
Diòs, che esaurita-scoppiata-montata che sembro. Tutto apparire.